L’attività di restauro riguarda gli arredi, complementi lignei e a supporto ligneo (policromie, dorature, ecc….).

Restauro concepito ogni giorno con sempre più convinzione come conservazione, un intervento volto a prolungare il più possibile la vita dell’oggetto senza cancellarne i segni del tempo passato che sono il più importante valore aggiunto.

Il mio approccio, quando possibile, è “less is more”.

Intendo che l’intervento su un oggetto dal punto di vista della funzionalità non deve scendere a compromessi e deve mirare a ricostituire la piena fruibilità dello stesso; dal punto di vista estetico invece è fondamentale che siano preservate le tracce della sua storia (rughe, cicatrici, bruciature, buchi, graffi, ferite…), tutto quell’insieme meraviglioso di segni che lo caratterizzano in modo distintivo conferendogli fascino e unicità.

In questo tipo di interventi, non dovrebbe, ma entra in gioco il gusto personale di chi opera, non ci si può esimere; il restauro è un dialogo tra la sensibilità dell’operatore e l’oggetto,che durante l’intervento si rivela e guida l’intervento stesso nella corretta direzione.

Accanto agli interventi “classici” che riguardano principalmente mobili e produzioni del XVIII e XIX secolo rivolgo particolare attenzione e curiosità al restauro di oggetti e arredi del ‘900, a materiali come compensati, plastiche, midollino, ecc.. su cui si hanno meno esperienze lavorative, pochi riferimenti, ma sono presenti in modo massiccio in uno dei momenti più prolifici e riusciti della produzione italiana.

Tutta una produzione che inizia a sentire il peso degli anni e necessita di interventi di restauro o, nei migliori dei casi, manutenzione competente.

The restoration activity is dedicated to furniture and accessories made of wood or supported by wood (polychromes, gildings,…).
Our way of restoring is strongly based on conservation, with the intention as much as possible to extend the life of the object without deleting the signs of the time, which is the added value.
My approach, when possible is ‘less is more’.
By this, I mean that the intervention on an object from a functional point of view, cannot be compromised and its aim is to re-establish the full usability of it.
In this type of intervention (even if it shouldn’t) the personal taste of the craftsman comes into play, there is no alternative. Restoration is an open dialogue between the conservator and the object, which reveals itself during the intervention and guides it in the right direction.
Beside the more traditional interventions, which refer mostly to furniture and production from the 18th and the 19th centuries, I pay particular attention to objects and furniture of the 20th century, as well as material such as plywood, plastic, wicker etc. These materials still pretty unknown, without many references, despite their massive presence in one of the most prolific and successful periods of Italian production.
This is an entire production, which starts to feel the weight of the years and requires some restoration intervention or, best-case scenario, professional maintenance.

Crocefisso ligneo nell’Abazia cistercense di Abbadia Cerreto.

Un intervento esemplificativo di quello che può essere un intervento di restauro su opere...

Doratura

Nel restauro della policromia un ruolo importante è spesso rivestito dalle dorature; all’acqua, missione, mecca ecc…

Sedie home 1950

Forse la prima sedia a cui mi sono affezionato, un’ottima scuola per il restauro del midollino.

Sedie 20° secolo

Metallo,legno massello,compensato e bellissime forme no brand.